Supportaci!

Maldusa è un progetto di mare e di terra, e puoi sostenerci in vari modi:

  • Vieni a trovarci alla Station di Palermo, in Via degli Schioppettieri, 23, 90133 Palermo PA, potrai aiutarci nelle nostre attività! (scuole di lingua, workshops, organizzazione di eventi, presentazioni di libri e proiezioni).
  • Se condividi il nostro posizionamento politico e vuoi salire a bordo manda una mail a: crewing@maldusa.org
  • Spargi la voce! Costruiamo insieme reti di solidarietà, conoscenza critica e pratiche di facilitazione alla libertà di movimento!
  • Se fai parte di un progetto che potrebbe collegarsi a Maldusa, via mare o a terra, a Nord o a Sud del Mediterraneo, e vuoi proporci una collaborazione, mandaci una mail a: info@maldusa.org
  • Se vuoi sostenerci, puoi fare una donazione:
  • Tramite IBAN: Maldusa Associazione Culturale, Banca Etica, IBAN: IT87F0501804600000017261249, Bic: ETICIT22XXX;
  • Tramite Carta di credito/Paypal: seguendo il link o il QR code qua sotto
Dona a Maldusa
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Maldusa è un'Associazione di Promozione Sociale e le donazioni a favore di Maldusa sono fiscalmente detraibili o deducibili: su richiesta, ogni anno sarà nostra cura inviarti il riepilogo delle donazioni effettuate nell'anno precedente, in tempo utile per la dichiarazione dei redditi.

Per ogni domanda sulle tue donazioni scrivici a: info@maldusa.org


I nostri sostenitori:

Pro Asyl: 

Maldusa è un luogo immaginario, nato dalla disperazione: arrivare vivi in un luogo sicuro. 

Pro Asyl sostiene il progetto Maldusa perché collega il soccorso di vite umane e il sostegno ai boat people in arrivo in Europa. Maldusa si batte contro le persone lasciate morire nel Mediterraneo, costrette a tornare nei campi di tortura della Libia e altrove. 

Maldusa sorveglia le guardie costiere europee e Frontex, documentando le gravi violazioni dei diritti umani e i crimini commessi dall'Europa e dai suoi dubbi partner sull'altra sponda del Mare Nostrum. 

Maldusa rafforza l'alleanza dei soccorritori civili in mare e dei difensori dei diritti umani per difendere i diritti dei rifugiati e dei migranti: il diritto alla vita, alla protezione e alla dignità umana. Il diritto al futuro. Questo include anche che gli arrivi non siano privati dei loro diritti nei campi europei alle frontiere esterne, ma che sia loro consentito di proseguire il viaggio verso il Paese di accoglienza di loro scelta nell'UE.

United4Rescue:

United4Rescue è impegnata nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo sin dalla sua fondazione nel 2019.

Aiutiamo finanziariamente il soccorso civile in mare in modo inter-organizzativo e non burocratico, soprattutto dove c'è una forte mancanza di fondi per le operazioni di salvataggio. Ad esempio, per l'acquisto e la conversione delle navi di soccorso, per le attrezzature o per i costi di dispiegamento.

Allo stesso tempo, United4Rescue è un'ampia alleanza di centinaia di organizzazioni unite dalla convinzione che le persone non debbano essere lasciate annegare. L'alleanza si batte pubblicamente per il salvataggio in mare e per vie di fuga sicure, generando attenzione per questo importante problema.

La situazione nel Mar Mediterraneo continua a essere allarmante. Migliaia di persone annegano, anche se il salvataggio in mare è un dovere dello Stato. Gli Stati membri dell'Unione Europea, tuttavia, si affidano all'isolamento. Non vogliamo restare inerti di fronte a questa catastrofe politica e umanitaria. È nostro dovere difendere i diritti umani e documentarne le violazioni.

Per questo motivo, sosteniamo il progetto Maldusa, dei nostri partner dell'alleanza, in particolare con l'acquisto di un'imbarcazione veloce, che sarà utilizzata per il monitoraggio e il soccorso vicino alle coste di Lampedusa.

Medico International:

È necessario rendere visibile la violenza a cui sono esposti le persone migranti che arrivano a Lampedusa attraverso la Libia o la Tunisia. È importante sottolinearne la continuità.

Inizia già nei Paesi da cui le persone devono partire. Sfollati anche dalla violenza del nostro modo di vivere e di produrre occidentale, che non permette loro di rimanere lì. La violenza accompagna i e le migranti nel loro cammino verso il Nord, continua nel Mar Mediterraneo, dove sono esposti a respingimenti illegali e sono spesso lasciati soli in mare in difficoltà. E anche all'interno dell'Europa, esistono frontiere che possono costare la vita. Ci sono molti modi per uccidere, solo alcuni dei quali sono proibiti, come già notava Bertolt Brecht. Questo vale anche per l'Unione Europea, che invece di accogliere e mostrare solidarietà, si affida a una politica di deterrenza mortale.

Per rendere visibile ciò che i e le migranti vivono sul loro cammino, per documentarlo e farlo conoscere, per insistere sulla legittimità della migrazione, che può avere le ragioni più diverse, per sostenere le persone al loro arrivo, è per questo che come Medico International siamo coinvolti in Maldusa. Si tratta di difendere il diritto alla libertà di movimento.