La loro dignità non può morire in mare: identificazione ad ogni costo.

11.06.2024
Striscione al Molo Commerciale - Lampedusa, giugno 2024
Striscione al Molo Commerciale - Lampedusa, giugno 2024

Domenica mattina le salme di 13 persone sono partite da Lampedusa, a bordo del traghetto di linea SIREMAR, diretto a Porto Empedocle.

Una di loro è una bambina di pochi mesi, morta di fame e recuperata dalla nave di soccorso Humanity 1, lo scorso 28 maggio. Da allora, il suo corpo è rimasto nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa, sotto il caldo del sole e senza refrigerazione.

11 corpi sono stati recuperati dalla Geo Barents l'altro ieri. Le salme hanno passato la notte all'interno di una sala del Comune di Lampedusa, anch'essa senza refrigerazione.

La tredicesima vittima, recuperata dall'Ocean Viking nella giornata di sabato, è approdata al molo Favaloro questa mattina ed è stata subito trasportata sul traghetto di linea.

Altri due corpi sono stati avvistati in mare, ma non sono stati recuperati.

Purtroppo, è difficile pensare che lo saranno: la flotta civile ha dovuto abbandonare il Mediterraneo Centrale, costretta a sbarcare in porti lontanissimi.


Ricordiamo queste quindici persone con questi quindici punti, consapevoli della necessità di lasciare una traccia di questa tragedia. Quello che è successo è l'ennesima prova di una politica mortifera, e i "mai più" non saranno sufficienti se non cambia il sistema strutturale che limita le frontiere e la libertà di movimento per tutt*.

  1. Queste 15 salme si aggiungono agli oltre 924 morti nel mar Mediterraneo dall'inizio del 2024 - e ai 30.000 dal 2014.

  2. La dignità dei morti non deve morire in mare: è necessario permettere a chi cerca i suoi cari di ritrovarli. Le autorità italiane devono rispettare le direttive nazionali, europee ed internazionali, riportate nella Dichiarazione di Mitilene.

  3. La dignità dei morti non deve morire in mare: sono necessarie procedure chiare e verificabili per il riconoscimento (anche successivo) dei corpi. Bisogna prelevare e conservare campioni di DNA, nonché prendere rilievi dattiloscopici, fotografici e antropometrici.

  4. La dignità dei morti non deve morire in mare: è necessario conservare i corpi in luoghi adeguati, conoscere il luogo di sepoltura delle salme e permettere ai familiari di scegliere come seppellire i propri cari e/o facilitarne il rimpatrio.

  5. Non è stato il Mediterraneo a ucciderli, è stato il memorandum Italia - Libia.

  6. Non è stato il Mediterraneo a ucciderli, sono stati gli accordi tra Italia e Tunisia.

  7. Non è stato il Mediterraneo a ucciderli, sono stati gli accordi tra l'Italia e l' Egitto, la Turchia ed il Libano, che esternalizzano le frontiere.

  8. Non è stato il Mediterraneo a ucciderli, sono stati i 600 milioni di euro di finanziamento a Frontex.

  9. Non è stato il Mediterraneo a ucciderli ma il decreto sicurezza e le leggi che si sono succedute, che svuota il Mediterraneo dalla flotta civile impegnata nella ricerca e nel soccorso, permettendo che la tragedia continui.
    Siamo al fianco dell'Ocean Viking, in viaggio verso il porto di Marina di Carrara.

  10. Non è stato il mare a ucciderli, è stato il decreto sicurezza, che svuota il Mediterraneo dalla flotta civile impegnata nella ricerca e nel soccorso, permettendo che la tragedia continui.
    Siamo al fianco della Geo Barents, in viaggio verso il porto di Genova.

  11. Non è stato il Mediterraneo a ucciderli, sono state le ordinanze che provano ad impedire agli aerei di ricognizione di volare, unici occhi della società civile sopra il Mediterraneo.
    Siamo al fianco di Airborne.

  12. Non è stato il Mediterraneo a ucciderli ma sono i 653 milioni spesi per costruire e gestire i centri di detenzione in Albania.

  13. Non è stato il Mediterraneo ad ucciderli, sono state le politiche inaugurate a Shengen: libera circolazione sì, ma solo per gli europei.

  14. Rispetto per i morti, vie d'accesso sicure e legali per i vivi.

  15. Rispetto per i morti, stop deportazioni - in Rwanda, in Albania e altrove.


Rest in power.

Trasferimento verso Porto Empedocle - Lampedusa, giugno 2024
Trasferimento verso Porto Empedocle - Lampedusa, giugno 2024