
Lotte Baye Fall: Solidarietà contro il colonialismo, le frontiere e le prigioni
Capitani, scafisti, detenuti, migranti, rifugiati. Veniamo chiamati tanti nomi, e tante persone ci vedono solo attraverso queste etichette, nel bene e nel male. Questa serie podcast è il risultato di un percorso di formazione su lotte, solidarietà e filosofia Baye Fall, in cui tentiamo di proporre nuovi linguaggi e immaginari che mettono al centro il nostro sguardo e la nostra esperienza, e far capire che la nostra esistenza, le nostre lotte e le nostre pratiche di solidarietà hanno una storia che precede il momento in cui cominciamo ad esistere agli occhi europei.
Prima di diventare migranti, capitani, detenuti siamo stati e continuiamo a essere movimenti di solidarietà e resistenza, con una filosofia, religione e spiritualità profonde, nonostante tutti i tentativi, correnti e storici, di disumanizzarci, reprimerci e incasellarci in etichette o prigioni.
In questa serie, realizzata in collaborazione tra i Ragazzi Baye Fall di Palermo, Maldusa e FAC research, parleremo della filosofia e delle lotte Baye Fall in Senegal e in Europa, della pesca artigianale e del furto del mare, dei nostri percorsi migratori, del ruolo che carceri, sfruttamento e razzismo hanno avuto nel nostro percorso, e come ogni giorno lottiamo per superarli e smantellarli.
Potete ascoltare la serie sui canali di radio alqantara, scaricare gli MP3 di seguito o visitare il sito www.ragazzibayefall.webnode.it
L'associazione "Ragazzi Baye Fall a Palermo" è un'associazione basata sui principi della solidarietà e del mutuo supporto ed è composta da difensori dei diritti umani provenienti dal Senegal e dal Gambia, molti dei quali lavoravano come pescatori e, vista la loro conoscenza del mare, sono diventati conducenti delle imbarcazioni che li hanno portati in Europa. Per questo sono stati criminalizzati come capitani/scafisti.
In
collaborazione con il Feminist Autonomous Centre for research, Maldusa, radio alqantara e l'Università di Brighton, i Ragazzi Baye Fall hanno organizzando un
percorso di (tras)formazione che ha seguito le storie e le memorie delle persone
Baye Fall a Palermo, a partire dalle pratiche di espropriazione coloniale e di
resistenza in Senegal e Gambia, l'analisi delle pratiche di
vita e di sussistenza legate al mare come la pesca, dei processi
neocoloniali di sea-grabbing/saccheggio del mare da parte di enti
Europei che hanno portato alla necessità di intraprendere un percorso
migratorio. Abbiamo poi approfondito il tema della solidarietà Baye
Fall innescata durante il processo migratorio, e come le forme di solidarietà e
auto-organizzazione spesso vengono criminalizzate con l'etichetta di
"facilitazione dell'immigrazione clandestina". Da qui, hanno presto spunto
riflessioni sulla criminalizzazione delle persone che hanno guidato le
imbarcazioni verso l'Europa, situando tale analisi all'interno di un
percorso storico e politico di cui sono state evidenziate le matrici
(neo)coloniali. Infine, abbiamo discusso le forme di solidarietà
Baye Fall che si dispiegano dopo il carcere, una volta arrivati in
Italia e in Europa, e il lavoro all'interno di strutture
auto-organizzate.

Il fine del percorso è stato quello di evidenziare e valorizzare la capacità di analisi, le forme di solidarietà e il potere politico delle persone che sono direttamente colpite da leggi, pratiche e narrazioni che le criminalizzano. Il percorso vuole diventare uno strumento per le organizzazioni impegnate nella decriminalizzazione della migrazione e per formulare narrazioni e prospettive nuove che de-centrino i punti di vista nati da prospettive Europee ed euro-centriche.
Ogni laboratorio è stato registrato ed è diventato una puntata della nostra serie di podcast: di seguito potete trovare gli episodi o sul canale di Spotify di radio alqantara, o scaricando il file MP3.
Le musiche e i canti Baye Fall sono state registrate a Lampedusa, durante l'evento sulla pesca e sul furto del mare.
The
projected was funded by: UK Art and Humanities Research Council (AHRC),
and managed by
Dr. Deanna Dadusc, School of Humanities and Social
Science, University of Brighton.
It was developed in collaboration with Ragazzi Baye Fall, FAC research, Maldusa and radio alqantara.
A
special thanks to the members of the Ragazzi Baye Fall group who both
participated in the community course and contributed to its design and
development: Amadou Niang, Assane Seck, Bacary Sagna, Cheikh Sene,
Djibril Badji, Lamine Diop, Madieye Dieye, Mor Diop and Sini Ndiaye.
A
special thanks also to the Maldusa and radio aqantara groups who
supported the creation of the community course as well as of the podcast
series: Barbara Grisanti, Beatrice Tagliabue, Chadli Aloui, Claudia Spagnulo,
Giuliana Spera and Sara Biasci.
EPISODIO
1 - Bayefallismo e lotte anticoloniali
L'inizio del nostro percorso di informazione sulle lotte Baye Fall contro il colonialismo, le carceri e le frontiere, dall'inizio della filosofia Baye Fall fino ad oggi. Da anni, vedete come la solidarietà Baye Fall si esprime nel contesto cittadino di Palermo, e attraversate i nostri spazi di socialità e mutuo aiuto. Sapete anche quanti di noi hanno affrontato criminalizzazione e repressione, e le nostre lotte a riguardo. Ma quanti di voi conoscono le radici e la storia di queste lotte? La solidarietà Baye Fall è nata come resistenza al colonialismo francese in Senegal. Come la nostra filosofia, anche la criminalizzazione delle nostre pratiche e delle nostre lotte ha una storia antica. Nonostante tutti i tentativi da parte del regime coloniale francese di mettere al confino, esiliare e incarcerare chi la pratica, la lotta Baye Fall non ha fatto altro che crescere più forte, fino ad oggi in Europa e nel mondo, dove continua a darci la forza per affrontare i processi di repressione e criminalizzazione delle nostre comunità.
EPISODIO 2 Pesca artigianale in Senegal e Il furto del mare
EPISODIO 2 'Pesca artigianale in Senegal e Il furto del mare' nel percorso di PODCAST: 'Lotte Baye Fall: solidarietà contro il colonialismo, le frontiere e il carcere'.
Il secondo incontro del nostro percorso di formazione sulle lotte Baye Fall si è tenuto a Lampedusa, a Porto M. In questo incontro parliamo della nostra relazione con il mare, che per tanti di noi non è stato solo una frontiera violenta ma una fonte di vita e di sussistenza. Tanti di noi infatti prima di diventare capitani sono stati pescatori in Senegal, e alcuni di noi continuano ad esercitare questa professione in Italia. La pesca in Senegal si effettua attraverso metodi artigianali, a bordo delle piroghe. Quest'arte artigianale è stata una fonte di sussistenza per le nostre famiglie e le nostre comunità per decenni. Negli ultimi anni però il governo senegalese ha venduto il mare a compagnie europee e cinesi, le cui metodologie di pesca industriale non solo distruggono l'ambiente marino, ma catturano tutti i pesci che eravamo soliti pescare noi. In mancanza di guadagni, tanti di noi hanno dovuto lasciare questa attività e hanno deciso di cercare altre forme di sussistenza per noi stessi e le nostre comunità altrove. I villaggi di pescatori si sono svuotati degli uomini giovani, e ora ci sono solo donne e bambini. Tante delle piroghe che prima erano dedicate alla pesca sono state utilizzate per attraversare l'Atlantico e hanno raggiunto le Isole Canarie. Altre, sono affondate, insieme ai sogni e alle speranze dei nostri fratelli e sorelle che tentavano di raggiungere l'Europa.
Ne parliamo a Lampedusa, luogo di pesca, ma anche meta dei sogni e della speranza per tanti di noi, insieme a pescatori che abitano il mare intorno a Lampedusa come fonte di vita e di sussistenza.
Una parte dell'episodio è stata registrata in occasione della presentazione del progetto del laboratorio LIMINAL 'Svuotare il Mare', insieme ad Alagie Jinkang e Famara Jawara, il cui video può essere visualizzato qui:https://liminal-lab.org/work/emptying_the_sea.
Potete ascoltare gli episodi sui canali Spotify/Telegram di radio alqantara.
EPISODIO 3 - Solidarietà e lotta nel percorso migratorio
Nel terzo incontro del nostro percorso di formazione sulle lotte Baye Fall parleremo delle nostre esperienze di viaggio e migrazione. Nella violenza e forme di oppressione che abbiamo attraversato, a cui abbiamo assistito e a cui siamo sopravvissuti, abbiamo anche incontrato momenti di solidarietà, mutuo-aiuto e condivisione che ci hanno dato coraggio e speranza. La presenza della rete Baye Fall, delle case 'di Serigne Touba', la condivisione di un posto per dormire o del poco cibo che qualcuno aveva a disposizione, sono state pratiche quotidiane che ci hanno aiutati a sopravvivere le frontiere. Queste pratiche di solidarietà sono spesso invisibili in discorsi che centrano 'il traffico', o che vedono la solidarietà solo dove si mescola con la carità. In questo percorso abbiamo incontrato tanta violenza ma anche tanta umanità da parte delle persone in viaggio con noi.
In questo episodio ripercorreremo il nostro tragitto nel deserto, nel mare, all'arrivo a terra... nel ricordare questi momenti a volte ci soffermiamo su episodi di violenza fisica più esplicita rispetto alla violenza diffusa di cui discutiamo sempre. Così come il racconto, anche l'ascolto potrebbe suscitare reazioni emotive forti, quindi vi consigliamo di ascoltare in un momento in cui vi sentite pronte e pronti ad affrontare questi temi.
Nel raccontare queste violenze metteremo sempre al centro il coraggio delle persone che abbiamo incontrato, le proteste e le tattiche di fuga che abbiamo imparato. Ricordiamo anche sempre che la violenza a cui siamo sopravvissuti è decisa e coordinata dalle politiche di frontiera che ci impediscono la libertà di movimento e che ci vogliono intrappolare in situazioni di sfruttamento e vulnerabilità
EPISODIO 4 - Noi Capitani - Criminalizzazione e Carcere
Nel quarto episodio del percorso sulla solidarietà e le lotte Baye Fall, discutiamo di criminalizzazione e carcere, e del ruolo delle nostre lotte e solidarietà sia dentro che contro il carcere.
Dopo aver lasciato il Senegal o il Gambia, tanti di noi che conoscevano il mare grazie alla pesca, si sono trovati a guidare le imbarcazioni che ci hanno portato in Europa. Nel farlo, abbiamo garantito la libertà di movimento a centinaia di persone altrimenti imprigionate e immobilitate dalle frontiere Europee.
Nel farlo, abbiamo anche sfidato e trasgredito le leggi che ci vogliono confinare fuori dall'Europa o che ci vogliono tenere al suo interno senza diritti.
Per questo, che fosse coraggio, resistenza o sopravvivenza, siamo stati condannati e incarcerati una volta arrivati in Europa.
Ed è così che le politiche mortifere delle frontiere Europee trovano in noi un capro espiatorio per le morti e la violenza di cui loro sono responsabili, camuffando la vera responsabilità di autorità e politiche razziste che vogliono imprigionarci, confinarci o ucciderci .
Ma come per il fondatore della nostra filosofia Baye Fall, incarcerato ed esiliato per le sue pratiche di resistenza, la repressione non ci ha piegati. Anche dentro al carcere, nella precarietà di documenti che non arrivano mai o processi infiniti, la filosofia e la storia Baye Fall ci ha aiutati a rimanere forti, umani e solidali, e continuare le nostre lotte per sostenerci a vicenda.
In questo episodio quindi parleremo del ruolo che criminalizzazione, processi, condanne e carcere hanno avuto nel nostro percorso, e come ogni giorno tentiamo di superarli e smantellarli.
Potete ascoltare gli episodi sui canali Spotify/Telegram di @radioalqantara
EPISODIO 5 - TOP MANTA - Solidarietà e lotte in Europa
EPISODIO 6 - Lavoro e lotte dei braccianti a Campobello e oltre

Negli episodi precedenti abbiamo raccontato la nostra vita e la
nostra filosofia, le nostre lotte e gli ostacoli che abbiamo incontrato
a casa e poi in viaggio. Abbiamo raccontato la violenza del
colonialismo e dei processi di sfruttamento neocoloniali, la violenza
delle frontiere, delle carceri e del razzismo di stato. Vi abbiamo
raccontato i nostri sogni, le nostre lotte, le nostre strategia di
sopravvivenza e mutuo aiuto.
EPISODIO 7: Abitare le frontiere dopo l'arrivo in Italia e in Europa.